Sarà per la spettacolare bellezza dei suoi monti e per l’importante patrimonio architettonico, o per la sua strategica vicinanza con Milano, Novara e Vercelli, ma la Valsesia è sempre più meta di un crescente flusso turistico che ne apprezza le molteplici peculiarità culturali, sociali ed ambientali.
Ha origini ai piedi del Monte Rosa, e si snoda lungo il bacino idrografico del Sesia, con il comune di Gattinara a sinistra e le falde del Monte Fenera a destra e fino alla confluenza col Sesia del torrente Sessera. Si estende con una forma quasi regolare in un vario, frastagliato e multiforme profilo vallivo indicato fra i più belli delle Alpi e che può dividersi in due grandi territori: da un lato la Bassa Valsesia che comprende la Val Strona e la Valle di Cellio con tutti i comuni che vanno da Borgosesia a Romagnano e dall’altro l’Alta Valsesia con al centro Alagna e il suo comprensorio adatto agli sport invernali. In tutto il territorio si respira e si conserva gelosamente una tipica atmosfera prealpina anche grazie all’istituzione di parchi naturali e di aree protette che difendono l’ecosistema e le ricche componenti etnico-culturali. Caratteristiche che l’hanno resa celebre tra gli amanti della montagna soprattutto per i suoi verdi prati e i folti boschi, i ghiacciai scintillanti, i piccoli e meravigliosi laghetti, ma anche le tradizionali case in legno dai tetti ricoperti di lastre di pietra grigia e cinte da balconate a graticci, dette “lobbie” un tempo utilizzate per l’essiccazione del fieno, della canapa e della segale. Il tutto unito ad antiche tradizioni tramandate di generazioni nel campo dell’artigianato e della cucina che ne fanno un luogo privilegiato per riscoprire le tracce della ruralità piemontese.